Li chiamano
i "Campi del Sole", un'esperienza per conoscere la Calabria e
ricercare sentieri di legalità. Sono trenta i ragazzi e le
ragazze arrivati da tutta Italia in Calabria per assaporare e
respirare storie di resistenza sociale, di accoglienza e di
contrasto alla 'ndrangheta. Un'esperienza che si inserisce
nell'ambito di un cammino promosso dall'Arci e dallo Spi-Cgil,
in sinergia con il Comune di Cinquefrondi e l'associazione "Il
Frantoio delle Idee".
Muniti di sacco a pelo, notes e macchine fotografiche,
raccolgono spunti e analisi di come in Calabria si cerca di
contrastare sul piano sociale le mafie, di come si seguono
pratiche amministrative positive e soprattutto come, in una
regione di 'ndrangheta, sia possibile ricominciare dalla terra
strappata alle più potenti famiglie di mafia del mandamento
tirrenico. Una settimana di appuntamenti con testimoni di
giustizia, amministratori di "Avviso Pubblico", giornalisti, e
ragazzi e ragazze delle coop che gestiscono terreni confiscati.
Un'esperienza da esportare nel resto d'Italia.
"Una vacanza alternativa impregnata nel sociale - hanno detto
alcuni ragazzi all'ANSA - che ci sta facendo toccare con mano
che esiste una Calabria positiva che resiste nonostante
aumentino i contesti di isolamento e di povertà".
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