La scuola e l'Arma dei
Carabinieri camminano a braccetto a Vibo Valentia per diffondere
la cultura della legalità laddove il rischio della pervasività
criminale è più elevato. Ed ogni occasione diviene spunto per
indirizzare gli studenti lungo la retta via. Lungo questo solco,
gli allievi dell'Istituto Comprensivo "Don Bosco" di Vibo,
guidati dalla dirigente scolastica Domenica Cacciatore, hanno
messo in scena una rappresentazione teatrale sul tema della
legalità a 360 gradi. Gli studenti hanno portato sulla scena un
dialogo tratto da "Pinocchio", che mette in stretta connessione
legalità ed educazione al rispetto delle regole sin dall'età
preadolescenziale. La rappresentazione è giunta a conclusione di
un percorso che ha visto i piccoli impegnati con i carabinieri,
di concerto con il comandante della Compagnia Gianfranco Pino.
Alla manifestazione hanno preso parte anche il gen. Vincenzo
Paticchio, comandante della Legione carabinieri Calabria e il
comandante provinciale Gianfilippo Magro.
La cerimonia è giunta all'indomani dei funerali del
maresciallo Vincenzo Di Gennaro, ucciso da un pregiudicato in
Puglia ed ha consentito di omaggiare il lavoro quotidiano dei
carabinieri in un territorio difficile come quello vibonese. Un
percorso che i militari dell'Arma hanno gradito non poco,
considerata la sensibilità verso l'educazione all'etica ed alla
legalità nelle scuole. Non a caso sono state più di 50 le
conferenze tenute nelle scuole dai carabinieri nella provincia
di Vibo.
Il generale Paticchio ha tenuto a sottolineare come "la
nostra presenza voglia testimoniare il calore e l'affetto che
ogni giorno l'Arma riceve dai cittadini. Ma l'aspetto
fondamentale - ha precisato - è ricordare a noi adulti che siamo
stati bambini e che abbiamo tanto da imparare da loro. La città
è sempre stata vicina all'Arma e la rosa ricevuta da un anonimo
è stata la manifestazione di questo sentimento. Ringrazio quindi
la persona sconosciuta che sicuramente per pudore non ha voluto
rivelare la propria identità. Il nostro compito è di vivere il
territorio nella sua realtà attraverso le necessità della gente,
dando vicinanza e sostegno ai cittadini. E' la semplicità che
deve contraddistinguere l'Arma dei Carabinieri, in Calabria
impegnata, generosa, fatta di seri professionisti che danno il
loro meglio nel quotidiano".
Parole toccanti anche quelle della dirigente scolastica che
si è soffermata su un caso di cyberbullismo ribattezzato come
cyberfaida. Una vicenda brillantemente risolta dalla scuola in
sinergia con i carabinieri. "Bisogna instillare negli studenti
sin da piccoli - ha concluso la dirigente Cacciatore - i
concetti di rispetto e senso del dovere".
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