Dall'antifascismo all'antimafia,
dall'anticorruzione all'accoglienza e la libertà di stampa.
Declinerà la legalità in ogni suo aspetto la nuova trasmissione
di Loris Mazzetti, in onda ogni settimana, per cinque puntate,
da domani alle 23.45 su Rai 3. Ne "L'ora della legalità" i
diversi temi saranno affrontati attraverso l'intervista a un
personaggio che è simbolo di quelle battaglie, per ruolo, per
fatti di vita e per impegno sociale: da Liliana Segre a Tina
Montinaro, da Alessandra Dolci a don Luigi Ciotti, fino a
Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. "Il programma - spiega
Mazzetti - nasce con l'intento di raccontare la legalità che si
evidenzia nell'impegno per la costruzione di pratiche di
contrasto civile alla corruzione e alle mafie, nella convinzione
che mantenere un faro acceso sul fenomeno criminoso, sul
rispetto dell'essere umano in generale, diffondendone la
conoscenza, sia la via maestra per il cambiamento. La conoscenza
dei diversi aspetti della criminalità organizzata, la
sensibilizzazione, la circolazione delle informazioni e
l'approfondimento sulla pervasività di questo cancro sociale
costituisce una delle missioni del Servizio pubblico
radiotelevisivo". Le "Parole della Legalità" che introducono
ciascun appuntamento sono affidate agli studenti del corso di
"Mafie e antimafia" della professoressa Stefania Pellegrini
dell'Università di Bologna in un dialogo all'interno di un'aula
del Dipartimento di Scienze Giuridiche. Nella prima puntata,
"Legalità e Antifascismo", prevista un'intervista a Liliana
Segre, senatrice a vita e attiva testimone della Shoah italiana;
in onda i video di Primo Levi che ricorda la tragedia di
Auschwitz e di Enzo Biagi che in una puntata de "Il Fatto" parla
dell'Armadio della vergogna che nascondeva i fascicoli
dell'indagini sulle stragi nazifasciste. Un contributo esclusivo
è, inoltre, quello con il presidente della Repubblica Sergio
Mattarella ripreso durante l'incontro privato con i superstiti e
i familiari delle vittime della prima strage nazifascista di
Monchio, Susano e Costrignano del 18 marzo 1944. La sigla di
testa è la canzone di Saverio Grandi, Francesco Guccini, Gaetano
Curreri "Per la bandiera", cantata dagli Stadio scritta nel 1992
dopo la strage di Capaci per tutti gli uomini delle scorte
caduti per mano della mafia, in particolare ad Antonio
Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone. La sigla di coda è
"Do it now", a difesa dell'ambiente, dedicata a Greta
Thunberg.
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