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Esce libro "Aldo Moro e la Guerra Fredda in Italia"

Volume ripercorre stagione stragi, restituendo quadro unitario

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 11 MAG - Sono passati quarant'anni da quando il corpo di Aldo Moro è stato fatto ritrovare dalle Brigate rosse all'interno del bagaglio di un'auto crivellato di colpi in via Caetani, a due passi dalla sede nazionale della Democrazia cristiana e del Partito comunista. In pochi hanno sottolineato che il luogo del ritrovamento è esattamente all'ingresso di palazzo Caetani, sede del Centro studi Americani, una struttura che si occupa di promuovere e valorizzare i rapporti tra Italia e Stati Uniti. Un messaggio che diventa chiaro se si legge l'ultimo libro del giornalista e scrittore Pino Nazio intitolato "Aldo Moro: la Guerra Fredda in Italia", che è stato presentato in questi giorni. Nazio propone - dati alla mano - una lettura che trova le ragioni della morte dello statista nel tentativo di bloccare la strada dei comunisti italiani verso "la stanza dei bottoni".
    Moro, fin dal dopoguerra lungimirante interprete della politica nazionale, aveva voluto l'ingresso del Pci nell'area di governo - questa è la tesi - e per questa ragione è stato eliminato. Che il compito di ucciderlo sia ricaduto sulle Br non è determinante, quello che è fondamentale è il motivo per cui lo statista sarebbe comunque dovuto morire. Il libro ripercorre la stagione delle stragi e della strategia della tensione, degli attentati e del terrorismo rosso e nero, restituendo un quadro unitario e chiaro di quello che è successo. Un modo per scoprire i retroscena di avvenimenti drammatici, solo apparentemente senza colpevoli. Si parte dalla strage di Portella della Ginestra, passando per quella di Piazza Fontana, fino all'attentato al treno Italicus su cui Moro avrebbe dovuto viaggiare e poi, per un contrattempo, scendere all'improvviso.
    Si parla della salma di Mussolini, trafugata dalla sua originaria sepoltura, e dell'attentato a Togliatti, dei numerosi tentativi di colpo di Stato e della loggia massonica P2 di Licio Gelli, degli apparati di sicurezza che invece di difendere la Repubblica, lavoravano per le potenze straniere. Pino Nazio, romano, giornalista professionista e sociologo della comunicazione, lavora in Rai dal 1992. Ha scritto una dozzina di libri, saggi sulla televisione e alcuni romanzi basati su storie di cronaca nera. La prefazione del volume è del giornalista David Sassoli. (ANSA).
   

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