Al grido di 'Non è normale che sia
normale' parte la campagna presentata stasera a Montecitorio
dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna, in occasione
della giornata dell'Onu contro la violenza sulle donne. Una
campagna assolutamente bipartisan che ha visto oggi alla
presentazione esponenti di tutti gli schieramenti politici, da
Maria Elena Boschi a Giulia Bongiorno, da Isabella Rauti a Maria
Edera Spadoni. Presente anche Nunzia Ciardi, direttore della
Polizia Postale. "Noi donne siamo state capaci di superare gli
steccati politici, è una battaglia lunga, bisogna cambiare la
testa delle persone, serve una rivoluzione culturale - ha
spiegato Carfagna - Ho presentato un emendamento per istituire
un ulteriore fondo per assistere le famiglie affidatarie di
orfani di femminicidio. Abbiamo a tutti di unirsi all'onda e di
diffondere il messaggio. Chiunque può contribuire coinvolgendo
amici e conoscenti sulle piattaforme Social e sul web. Non basta
più discutere tra addetti ai lavori, oggi bisogna aprirsi,
sviluppare in maniera positiva le potenzialità della rete perché
se ne parli in famiglia e nei luoghi di lavoro. Si tratta di un
tema drammaticamente diffuso e vicino a tutti noi". Sui social,
sul web, sui giornali e in tv verrà trasmesso il video in cui
personaggi noti si fanno un segno rosso contro la violenza sotto
l'occhio. Tra loro, Fiorello, Barbara D'Urso, Maria Grazia
Cucinotta, Vincenzo Salemme, Paola Turci, Claudia Gerini,
Alessandro Borghi e Alessandro Roia. Sul palco si sono succedute
le interviste, tra gli altri, di Barbara Palombelli a Giovanni
Palmieri, padre di una vittima di femminicidio, di Barbara
D'Urso a Filomena Lamberti, alla quale il marito ha gettato
addosso l'acido sfigurandola. Carfagna ha invitato tutti a
postare sui social l'hashtag nonènormalechesianormale e una foto
con il segno del rossetto sotto l'occhio.
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