Finita una festa con degli amici,
hanno preso di mira una ragazza di 16 anni e hanno scritto di
lei come di una di facili costumi su un social network. La
ragazza, trentina, ha denunciato l'accaduto ad aprile e la
squadra mobile della polizia di Trento ora ha individuato e
indagato per diffamazione sei ragazzi, coetanei. Uno di loro ha
ammesso l'accaduto.
L'accusa è di avere creato un post con frasi che la
descrivevano come una poco di buono su Instagram Stories, una
storia di quelle che si autodistruggono dopo 24 ore, a cui hanno
collegato sia la ragazza che il fidanzato, rendendolo quindi
visibile anche agli amici dei due.
"È importante capire - sottolinea il capo della mobile e capo
di gabinetto facente funzioni, Salvatore Ascione - che non si
tratta di un gesto goliardico, ma che può avere conseguenze nel
tempo sulla vita delle persone. Perché in Internet le cose
restano: in questo caso qualcuno avrebbe potuto fare uno
screenshot, cioè una foto di quel post, e diffonderlo anche
dopo".
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