Il Nucleo di polizia economico
finanziaria della Gdf di Milano ha eseguito stamani 7 arresti,
tre in carcere e quattro ai domiciliari, e un obbligo di dimora
nei confronti di 8 persone, tra cui un ex cancelliere, in
pensione dal 2015, che faceva la 'talpa' dentro il Tribunale
fallimentare milanese. Gli arrestati avrebbero messo in piedi
una serie di complessi raggiri per riuscire ad incassare i
cosiddetti 'crediti irreperibili', ossia non riscossi dai
creditori, come quelli di persone decedute.
L'accusa, nell'inchiesta coordinata dai pm Donata Costa e
Nicola Rossato, è associazione per delinquere finalizzata ad una
serie di reati fallimentari e alla truffa. Oltre all'ex
cancelliere, arrestato, le misure hanno riguardato anche
amministratori di diritto e di fatto di società italiane e
lussemburghesi e alcuni professionisti, per fatti che vanno dal
2012 al 2018. Sono stati anche sequestrati circa 600mila euro,
ossia il profitto di una delle operazioni illecite al centro
dell'inchiesta.
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