L'Ordine dei
commercialisti di Reggio Calabria e la presidenza del Tribunale
hanno presentato un progetto, denominato "Lavora con noi",
destinato all'assunzione di disoccupati nelle aziende sottoposte
a misura di prevenzione, sequestro o confisca del bene. I
particolari del progetto sono stati illustrati dalla presidente
del Tribunale Maria Grazia Arena, dalla presidente della sezione
Misure di prevenzione Ornella Pastore, e dal presidente dei
commercialisti reggini Stefano Poeta.
Una risposta eloquente a tutti quelli che continuano a
credere che l'azione dei giudici nella città dello Stretto porti
un freno all'economia ed ai posti di lavoro.
"La sinergia fra magistratura e commercialisti - si legge in
una nota - ha portato alla formazione di un elenco di nominativi
di soggetti disponibili ad essere assunti nelle aziende in
amministrazione giudiziaria, a seguito di provvedimenti di
sequestro o confisca penale o di misura di prevenzione
patrimoniale. Sono molte le aziende che vengono censurate da
misure patrimoniali, spesso necessitano di personale
specializzato, e non, da assumere. In questo contesto,
magistratura e commercialisti hanno deciso di puntare ad una
selezione trasparente del personale che permetta a tutti coloro
che sono interessati di potervi partecipare".
Mariagrazia Arena ha sottolineato come il metodo adottato sia
un "sistema di trasparenza che assicura un selezione oggettiva
della forza lavoro. E' una opportunità data ai giovani di questa
terra disastrata di avere un lavoro, senza la politica
clientelare che ha afflitto questa terra per secoli". Anche
Poeta ha detto "che Reggio Calabria sta lanciando una indirizzo
nuovo e che vogliamo trasferire anche ad altri ordini e
tribunali". Ornella Pastore, ha sottolineato come "sarà
importante far sì che i nostri amministratori siano agevolati
nel loro lavoro, considerato che non sempre si trovano coloro
che vogliano lavorare per lo Stato. Far sì che queste aziende
possano continuare a stare sul mercato e a sopravvivere perché
non è vero che le aziende, una volta intervenuto il sequestro
chiudono. È vero, invece, che si riesce a rimanere sul mercato e
dare lavoro e occupazione a tanta gente".
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