Dire, come fece una settimana fa
Luigi Ciavardini, che gli ex Nar sono anche loro vittime della
Strage di Bologna, "è operazione cialtronesca, non è una cosa
che ha un senso". Così il presidente dell'associazione familiari
vittime dell'attentato del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi, ai
giornalisti prima dell'udienza in Corte di assise del processo a
Gilberto Cavallini, imputato per concorso in strage.
Per Bolognesi, assente quando Ciavardini, prima di iniziare
la testimonianza, ebbe un colloquio con la vicepresidente Anna
Pizzirani, "ci sono le sentenze che parlano in modo estremamente
chiaro. Sono battute a sensazione. Pertanto non ha nessun
risvolto. Più che altro la cosa significativa", ha aggiunto, è
che in un'occasione "che può essere di riscatto per certe
persone, che potrebbero parlare e dire tutto quello che sanno,
non dirlo vuol dire essere ancora legati al mondo del
terrorismo, non aver rotto i rapporti con i propri sodali. Fatto
estremamente grave che penso l'opinione pubblica deve sapere".
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