ANSA) - PESCARA, 12 MAG - "La strage di Capaci non appartiene
solo ai palermitani ma all'Italia intera, i giovani di oggi
devono sapere, poiché sono il nostro futuro e questo progetto
serve proprio a dimostrare che non hanno vinto loro, visto che
dopo 26 anni siamo in giro a parlare di quanto accaduto". Lo ha
detto Tina Montinaro, vedova del poliziotto Antonio Montinaro,
questa mattina a Pescara, a margine della manifestazione che si
è svolta in piazza Sacro Cuore, nell'ambito della quale è stata
esposta la teca che custodisce i resti della Croma blindata
sulla quale viaggiavano gli uomini della scorta di Giovanni
Falcone, avvenuta il 23 maggio del 1992 a Capaci. Su quell'auto,
oltre al marito di Tina Montinaro, viaggiavano Vito Schifani e
Rocco Dicillo. "Occorre dire che le forze dell'ordine hanno
arrestato tantissimi mafiosi e che anche la società civile è
cambiata - ha rimarcato Tina Montinaro, durante la
manifestazione collegata al Premio Nazionale Borsellino - ma c'è
ancora tanto da fare, perché anche la mafia è cambiata". La
teca, contenente i resti della Croma, è stata resa visibile al
pubblico nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte
il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, il
vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, e le massime autorità
istituzionali attive in Abruzzo. Presenti anche gli studenti di
19 istituti superiori abruzzesi. Nell'ambito della giornata si
sono susseguiti diversi interventi e testimonianze, inframezzati
da alcuni momenti musicali che hanno destato particolare
commozione, come l'esecuzione del brano di Leonard Cohen
"Hallelujah".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA