"Violenti insulti" rivolti da un
imputato a una giudice donna, in occasione della lettura della
sentenza di condanna. E' quanto accaduto lo scorso 14 marzo a
Firenze al giudice monocratico del tribunale penale Rosa
Valotta, come riferito in una nota dalla Giunta Toscana
dell'Associazione nazionale magistrati che esprime "solidarietà
e vicinanza alla collega e condanna fermamente tali episodi che
turbano la serenità e ledono la dignità di quanti esercitano con
sacrificio e competenza la professione di magistrato". Al tempo
stesso l'Anm Toscana rileva come "quanto accaduto costituisca il
risultato di una diffusa delegittimazione dell'attività
giurisdizionale e di coloro che la esercitano". "Si ritiene
pertanto imprescindibile - conclude la nota firmata dal
presidente della Giunta dell'Anm della Toscana Eligio Paolini -
rivendicare a tutti i livelli, pur sussistendo un legittimo
diritto di critica delle decisioni giudiziarie, il rispetto del
ruolo e delle funzioni svolte dalla magistratura".
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