"Tenete la schiena ritta e la mente
aperta. Siate curiosi e indipendenti. Non smettete mai di
studiare. E, come dice Stephen Hawking, guardate le stelle, non
i vostri piedi". E' il pensiero che Arturo Soprano, presidente
della Corte d'appello del Piemonte che lascia la magistratura
dopo 43 anni di servizio, ha dedicato ai più giovani colleghi
nel suo saluto a Palazzo di giustizia.
Soprano, che si era insediato tre anni fa, ha detto di avere
trovato a Torino "giudici di immenso valore" che corrispondono
al suo "modello" di magistrato: "un uomo - ha spiegato - che non
si preoccupa di soddisfare i desideri del pubblico, che non
cerca il consenso dei media, che non si propone come un eroe".
"In Soprano ho sempre percepito un messaggio di indipendenza
e rispetto verso le altre istituzioni", ha detto il presidente
della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, ringraziandolo per
l'impegno nella salvaguardia della Curia Maxima. "Gratitudine e
grande stima" anche da parte della sindaca, Chiara
Appedino.
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