"Sappiamo che la sanità è un settore
pervaso da problemi di corruzione perché vi arrivano grandi
risorse attraverso gli appalti". Ma non solo. E' anche
"pesantemente oggetto di interesse da parte della criminalità
organizzata, perché gestire la sanità, attraverso l'accesso alle
prestazioni, significa anche gestire consensi". Lo ha detto
Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità Nazionale
Anticorruzione, durante il 18/mo Convegno dell'Associazione
Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) in corso a Roma. "Camorra,
mafia, 'ndrangheta e Sacra Corona Unita - ha spiegato nel corso
della sua lectio magistralis - mettono in atto un sistema che
permette di favorire i propri affiliati nelle liste d'attesa".
Così facendo "le organizzazioni criminali gestiscono quel
consenso indispensabile per tenere sotto controllo la
popolazione del territorio di loro interesse". Da questo punto
di vista "abbiamo avuto purtroppo in Campania il primo caso di
un'azienda ospedaliere sciolta per mafia, dove il cognato del
capoclan locale aveva un ufficio all'interno e stabiliva liste
per accedere a prestazioni e gestiva gli appalti. In pratica un
vero dominus ufficioso".
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