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"Restituire a memoria, volti e storie vittime collaterali"

PALERMO, 13 dicembre 2018, 15:27

Redazione ANSA

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Restituire alla memoria collettiva, volti e storie di vittime di mafia 'collaterali' e dimenticate dalle istituzioni. E' l'obiettivo del neonato Comitato per le vittime dimenticate, composto da liberi cittadini, esponenti del mondo della cultura, del lavoro, delle professioni e del volontariato, presentato in mattinata a palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea regionale siciliana, a Palermo nella sala intitolata a Pio La Torre, l'ex segretario regionale del Pci in Sicilia, ucciso dalla mafia il 30 aprile 1982 insieme al suo amico e autista Rosario Di Salvo. A comporre il neonato organismo, che intende ricordare volti e storie di figure e personalità o semplici cittadini dimenticati, sono l'avvocato Michele Costa, figlio del procuratore ucciso dalla mafia l'8 agosto 1960 e l'ex poliziotto ed ex senatore Carmine Mancuso, che lo presiede, figlio del maresciallo Lenin Mancuso assassinato dalla mafia insieme al giudice Cesare Terranova nel 1979. E ancora gli storici Carlo Marino e Vincenzo Prestigiacomo, l'ex questore di Palermo, oggi prefetto a Catania, Guido Longo, i giornalisti Lillo Miceli, Francesco Viviano e Nuccio Vara, la preside dell'Istituto Alberghiero di Palermo Lucia Ievolella, la preside del complesso dei licei di Corleone Natalia Scalisi, il parroco Don Pino Terranova e il primario Gaspare Arnone. "Non ci può essere futuro senza memoria - dice Mancuso - per questo abbiamo deciso di farci promotori di una serie di iniziative finalizzate a onorare la memoria di chi è stato dimenticato. Vogliamo ricordare queste personalità in molti modi, con iniziative simboliche, intitolando loro strade e luoghi da restituire alle nuove generazioni e alla collettività".
   

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