Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nel mondo sabbia sempre più rara, rubata a spiagge e fiumi

Domanda di 40-50 miliardi di tonnellate l'anno

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Sta aumentando in tutto il mondo la domanda di sabbia e di ghiaia, arrivata a 40-50 miliardi di tonnellate l'anno a causa dell'accresciuta urbanizzazione e dello sviluppo delle infrastrutture: una quantità enorme, con un aumento del 5,5% annuo, che viene sottratta a spiagge e fiumi e la cui estrazione danneggia gravemente l'ambiente. Lo sottolinea un rapporto dell'Onu che rileva come il depauperamento di questi elementi nell'ambiente sta provocando inquinamento, inondazioni, abbassamento delle falde acquifere e un peggioramento della siccità. Il rapporto 'Sabbia e sviluppo durevole. Nuove soluzioni per le risorse ambientali mondiali' mostra come i modelli di consumo dovuti alla crescita demografica, all' urbanizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture hanno triplicato la domanda di sabbia negli ultimi decenni.

L'estrazione di sabbia, oltre alla costruzione di dighe, hanno, dunque, ridotto l'apporto di sedimenti fluviali a molte zone costiere, con conseguente riduzione del deposito nei delta dei fiumi e accelerazione dell'erosione delle spiagge.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA