"Per la prima volta Roma avrà l'esatta radiografia del suolo, del sottosuolo e delle acque, dei rischi naturali che nel tempo sono stati molto amplificati da una urbanizzazione a tratti senza limite né cautele e da una scarsa o assente manutenzione in aree molto fragili messe a rischio anche dall'estrema variabilità meteorologica e climatica". A dirlo è Erasmo D'Angelis, segretario generale dell'Autorità di Distretto idrografico dell'Italia centrale annunciando il primo rapporto su rischio idrogeologico, alluvioni, frane, cavità e acque sotterranee che sarà presentato venerdì prossimo, 6 aprile.
"Sono temi molto sottovalutati e a lungo rimossi e rilevati da ingegneri idraulici, geologi, esperti di idrologia" spiega D'Angelis in una nota precisando che con il rapporto sarà presentato anche un "pacchetto" di soluzioni con l'elenco delle opere e degli interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria con i loro costi. "Roma ha bisogno della massima collaborazione di tutta la filiera istituzionale al di là delle appartenenze politiche, dal Governo alla Regione al Campidoglio ai Municipi, e della massima collaborazione dei cittadini e del ricco tessuto associativo della Capitale".
Il rapporto, che mette a fuoco le criticità strutturali di Roma, è curato dall'Autorità di Distretto idrografico dell'Italia Centrale, il nuovo ente che ha accorpato anche l'ex Autorità del Tevere, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile nazionale, l'Ispra e la struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche #italiasicura.
Alla presentazione interverranno, oltre a Erasmo D'Angelis, Angelo Borrelli Capo del Dipartimento della Protezione civile, Stefano Laporta presidente dell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Filippo Marini Comandante della Capitaneria di porto di Roma, Mauro Grassi della Struttura di missione di Palazzo Chigi #italiasicura, Carlo Ferranti dirigente ufficio Piani e Progetti dell'Autorità di distretto idrografico dell'Italia Centrale, Stefania Nisio dell'Ispra, Francesco La Vigna, Responsabile dell'Ufficio geologia e idrologia del Comune di Roma Capitale e Giuseppe Argirò di Acea.