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Ue: Greenpeace, fondi finanziano allevamenti inquinanti

Ong chiede di destinare i sussidi ad aziende più ecologiche

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Un'inchiesta condotta da Greenpeace incrociando i dati dei finanziamenti diretti nell'ambito della Politica Agricola Comune (Pac) e il Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-PRTR) "rivela come i sussidi comunitari finanzino alcuni tra gli allevamenti più inquinanti d'Europa". Per questo Greenpeace chiede all'Unione europea e all'Italia di tagliare i sussidi agli allevamenti intensivi e sostenere aziende agricole che producono con metodi ecologici.

L'associazione ambientalista spiega che "oltre la metà (51%) degli allevamenti esaminati in sette diversi Paesi dell'Ue ha ricevuto fondi per un totale di 104 milioni di euro, nonostante si tratti di alcuni tra i maggiori emettitori di ammoniaca nei rispettivi Paesi". Rilasciata da fertilizzanti o liquami, l'ammoniaca può inquinare fiumi, laghi e mari - aggiunge Greenpeace - ed è "causa inoltre di inquinamento atmosferico da particolato fine, con conseguenti impatti sulla salute umana".

L'inquinamento da ammoniaca "è solo la punta dell'iceberg", afferma Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia.

La ricerca ha preso in esame allevamenti in Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda e Polonia e inseriti nel Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti a cui solo le aziende agricole che emettono più di 10 mila chilogrammi di ammoniaca all'anno sono obbligate a comunicare i dati.

In Italia, i sussidi alla Pac sono stati erogati a circa il 67% delle 739 società incluse nel registro, afferma Greenpeace ricordando che la Pac stanzia annualmente 59 miliardi di euro di sovvenzioni, circa il 40% del bilancio complessivo dell'Ue.

"Nel 2015 - anno per cui sono disponibili i dati più recenti - in Italia 874 allevamenti hanno sforato il valore soglia di 10 tonnellate annue di ammoniaca, emettendone 46.000 tonnellate", rileva l'ong spiegando che ciò rappresenta il 12,8% delle emissioni totali di ammoniaca del comparto agricolo del Paese.

In altre parole, l'87,2% delle emissioni di ammoniaca del comparto agricolo non viene registrato nell'E-PRTR".

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