Quotidiano Energia - Ancora aumenti sulla rete carburanti italiana. Complici le rinnovate tensioni sul fronte Usa-Iran, l’aggravarsi della crisi in Libia e il protrarsi delle difficoltà in Venezuela, infatti, le quotazioni del greggio e a cascata dei prodotti petroliferi in Mediterraneo segnano un nuovo passo avanti e le compagnie si muovono di conseguenza. Oggi tocca a Eni, IP e Italiana Petroli ritoccare i prezzi raccomandati di benzina e diesel, con rialzi di 1 centesimo per entrambi i carburanti.
Sul territorio si estende di conseguenza l’andamento in salita dei prezzi praticati, che sulle autostrade possono anche superare in qualche caso i 2 euro/litro. In particolare, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è pari a 1,618 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,618 a 1,633 euro/litro (no-logo a 1,598). Il prezzo medio praticato del diesel è a 1,508 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,509 a 1,518 euro/litro (no-logo a 1,486).
Quanto al servito, per la verde il prezzo medio praticato è di 1,750 euro/litro, con gli impianti colorati che vanno da 1,721 a 1,820 euro/litro (no-logo a 1,643), mentre per il diesel la media è a 1,643 euro/litro, con i punti vendita delle compagnie tra 1,628 a 1,725 euro/litro (no-logo a 1,531). Il Gpl, infine, va da 0,637 a 0,663 euro/litro (no-logo a 0,632).