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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Efficienza edifici ed emissioni non-Ets in G.U.

Le principali novità

Quotidiano Energia - La Gazzetta Ufficiale europea ha pubblicato oggi la direttiva 2018/844/Ue sulla prestazione energetica degli edifici - la prima delle otto proposte legislative del Clean energy package a completare l’iter di approvazione - e i regolamenti 2018/842 sulla riduzione delle emissioni di CO2 dei settori non-Ets (“Effort sharing”) e 2018/841 relativo all’inclusione delle emissioni e degli assorbimenti di gas-serra risultanti dall’uso del suolo, dal cambiamento di uso del suolo e dalla silvicoltura (“Lulucf”).

I provvedimenti erano stati approvati in via definitiva ad aprile dall’Europarlamento e il mese scorso dal Consiglio Europeo.

In dettaglio, la direttiva sugli edifici (Energy performance of buildings directive, Epbd) prevede la riduzione delle emissioni di CO2 del settore edilizio europeo dell’80-85% al 2050 rispetto ai livelli del 1990. I 28 dovranno predisporre piani nazionali di lungo-termine con obiettivi intermedi al 2030 e 2040 e definire “indicatori misurabili per monitorarne l’attuazione”. Il provvedimento prescrive tra l’altro la presenza di almeno un punto di ricarica per veicoli elettrici negli edifici di nuova costruzione o in ristrutturazione in cui sono presenti più di 10 posti auto. Sarà anche necessario installare infrastrutture di cablaggio per la ricarica di e-car nei nuovi edifici residenziali e in quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti.

Il regolamento Effort sharing fissa invece i target nazionali necessari a centrare l’obiettivo comunitario di ridurre del 30% al 2030 le emissioni dei settori non inclusi nel sistema Ets (agricoltura, trasporti, edilizia e rifiuti). Per l’Italia, inizialmente molto critica sul suo obiettivo giudicato troppo elevato, è indicato un abbattimento del 33%, ma con la possibilità di utilizzare una serie di meccanismi di flessibilità tra i quali l’uso del suolo e la facoltà di prendere “in prestito” allocazioni dai Paesi più virtuosi. A tali meccanismi il nostro Paese potrà ricorrere per coprire fino allo 0,3% della riduzione prevista.

Al target di riduzione delle emissioni non Ets al 2030 contribuirà anche il regolamento Lulucf, in base al quale i membri Ue dovranno garantire che la deforestazione sia bilanciata da nuovi alberi e dovranno impegnarsi affinché gli assorbimenti superino le emissioni entro il 2030.

La direttiva 2018/844/Ue - che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro 20 mesi - modifica la direttiva 2010/31/Ue sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica; il regolamento 2018/841 Lulucf modifica invece il regolamento 525/2013 e la decisione 529/2013, mentre il regolamento 2018/842 Effort sharing modifica il regolamento 525/2013.