"È un buon segnale abbassare le tasse, significa creare un meccanismo di crescita per poi fare quella svolta green tanto auspicata. L'Unione europea, nell'assegnarci quelle risorse, ha tuttavia posto delle condizionalità: ragioniamo assieme sul tipo di progettualità per impegnarle, mettendo al centro la svolta green, idea che collima con la diminuzione delle tasse". Lo ha detto giovedì il Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa (M5S), ospite di Rainews 24.
"L'Italia è uno dei Paesi fondatori dell'Unione europea - ha continuato Costa -, che per capacità economica e partecipazione è ben più robusta dei cosiddetti rigoristi. L'Europa senza Italia non esiste".
Sull'ecobonus al 110% per l'efficientamento energetico degli edici, il ministro ha spiegato che "l'aspetto green è molto importante, perché oltre l'80% degli edifici italiani non gode dell'efficientamento energetico. Poterli efficientare significa ingolosire tutti gli italiani a cambiare i propri edifici, mettendosi in linea anche con il piano italiano per contrastare il mutamento climatico. La grande sfida è mitigare i mutamenti climatici. Questa iniziativa determina un grande indotto in un settore così ricco, e per il futuro la possibilità di rigenerare senza cementificare".
Ad una domanda su edilizia e condoni, Costa ha risposto: "Sono contrario ai condoni per una mia storia personale, ma anche perché ogni condono rappresenta il fallimento dello Stato e della Pubblica amministrazione. E' importante promuovere la rigenerazione, un modo diverso di concepire l'edilizia, che non vuol dire necessariamente costruzione di palazzi nuovi, ma rigenerazione urbana".