Una tela coloratissima di 32
metri, come un affresco sul soffitto della sala del Toro
Farnese: c'è ancora l'odore della polvere da sparo al Museo
Archeologico Nazionale di Napoli che ospita fino al 20 maggio
'Nel Vulcano, Cai Guo-Qiang e Pompei', personale dell'artista
cinese già Leone d'oro alla Biennale di Venezia, 'create' dalla
spettacolare esplosione avvenuta ieri nell' Anfiteatro di
Pompei. Le opere immediatamente 'scavate' (tele di diverse
dimensioni e copie di oggetti legati alla vita quotidiana
dell'antichità, ma anche riproduzioni di celebri sculture del
MANN come Venere Callipigia, Ercole ed Atlante farnese, il busto
di Pseudo-Seneca) subito dopo la performance pompeiana sono
state disseminate negli spazi museali, dalla Collezione Farnese
alla sezione affreschi, dall'atrio ai mosaici, per raccontare un
legame indissolubile tra passato e presente, cultura orientale
ed occidentale. In mostra, anche dipinti con la polvere da sparo
creati a New York.
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