Gli amministratori delegati dei
principali gruppi petroliferi da Bp a Chevron, da Cnpc a Eni e
Total intendono rispondere alle "sfide inedite" dovute
all'emergenza Covid "accelerando le iniziative di contrasto al
cambiamento climatico" concordate all'interno di Ogci (Oil and
Gas Climate Initiative). E' quanto hanno scritto in una lettera
aperta Bernard Looney (Bp), Mike Wirth (Chevron), Dai Houliang
(Cnpc), Claudio Descalzi (Eni), Eldar Saetre (Equinor), Darren
Woods (ExxonMobil), Vicki Hollub (Occidental), Roberto Castello
Branco (Petrobras) , Josu Jon Imaz (Repsol), Bedn van Beurden
(Shell), Amin Nasser e Patrick Pouyanné (Total).
"La nostra priorità immediata - spiegano i manager
petroliferi - è di fare il possibile per rendere le nostre
persone e le comunità in cui operiamo sicure e capaci di
affrontare con efficacia la pandemia". Da qui l'impegno a
"lavorare per aiutare il mondo a riprendersi dallo shock di
questa crisi che ha indubbiamente colpito alcuni più di altri e
continua ad avere i suoi effetti su tutti noi". "La nostra
missione condivisa fin dalla nascita nel 2014 - proseguono - è
di agire collettivamente per contrastare il cambiamento
climatico e accelerare la risposta globale a questo rischio
anche quando sosteniamo la crescita economica". Tra gli impegni
che i manager si assumono c'è quello di "accelerare la riduzione
di emissioni nelle nostre compagnie" e di "continuare
l'implementazione di soluzioni innovative a basse emissioni di
carbonio", attraverso il fondo 'Climate Investmensts Fund' da 1
miliardo di dollari. In programma anche iniziative per
"catturare, utilizzare e immagazzinare la Co2" e per "sostenere
i governi a progettare politiche per accelerare la transizione
energetica".
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