Cagliari veste i colori della
pace per chiedere il disarmo nucleare, accoglienza, equità,
diritti, inclusione, ecosostenibilità. Fa tappa nel capoluogo
sabato 29 febbraio la seconda marcia mondiale per la pace e la
nonviolenza.
Il ritrovo è in piazza Garibaldi alle 17. Il corteo sfilerà
per un breve tratto tra le vie Garibaldi e Manno con soste in
musica, poesia e flashmob. Durante il tragitto saranno
illustrati i temi della marcia mondiale, concepita
dall'associazione internazionale "Mondo senza guerre" e adottata
dai principali movimenti e associazioni pacifiste e per il
disarmo di tutto il mondo. Incerta, a causa della emergenza
coronavirus, la presenza della delegazione colombiana.
Partita da Madrid il 2 ottobre scorso, si concluderà l'8
marzo nella capitale spagnola dopo aver toccato numerose città
del mondo. Il 29 febbraio è la data della tappa italiana.
L'edizione cagliaritana è organizzata dal comitato locale
"Sardegna per la Pace" a cui aderiscono una serie di sigle.
Quattro gli obiettivi nazionali e internazionali: disarmo e
proibizione delle armi nucleari; la riforma delle Nazioni Unite;
per un pianeta integralmente sostenibile; no a ogni tipo di
discriminazione. "A queste si aggiungono i temi legati alla
Sardegna: la dismissione dei poligoni militari, la riconversione
della fabbrica di bombe di Domusnovas, la bonifica dei poli
industriali inquinati", hanno detto a nome del comitato
Antonello Murgia e Carlo Bellisai.
Giacomo Meloni, segretario della Confederazione sindacale
sarda (Css), ha sottolineato come "la presenza del sindacato
serva a superare le contrapposizioni tra i temi del lavoro e
della pace".
In primo piano anche i temi delle discriminazioni. "Se la
storia si ripete, come hanno detto autorevoli studiosi, noi
possiamo fare di tutto perché non accada", ha detto Riccardo
Lippi, studente universitario.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA