(ANSA) - ROMA, 9 MAR - Cresce il part-time, sempre più spesso
involontario, ossia non per scelta ma perché unica alternativa
rispetto ad un orario di lavoro standard. E' quanto sottolinea
il rapporto annuale di ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail
e Anpal sul mercato del lavoro 2019, evidenziando le "forti
differenze" che esistono tra Italia ed Ue nel suo utilizzo.
In Italia tra il 2008 e il 2018 (quando gli occupati
part-time
erano 4,3 milioni) "la quota di occupati a tempo parziale che
dichiara di non aver trovato un lavoro a tempo pieno è passata
dal 40,2% al 64,1% mentre in Europa è scesa dal 24,5% al 23,4%".
Difatti, si legge nel rapporto, "in Italia il ricorso al
part-time si lega più a strategie delle imprese che a esigenze
degli individui e ha rivestito un ruolo di sostegno
all'occupazione nei periodi di forte calo del tempo pieno",
(ANSA).