(ANSA)-PESCARA,4 APR -"La carenza di mezzi e posti letto, le
ristrettezze economiche nella sanità pubblica di oggi vengono da
lontano. Anche da ruberie e tangenti provate nelle sentenze del
processo della Sanitopoli d'Abruzzo. Gli imputati si vantavano
dei tagli ai posti letto fatti nel pubblico e nel privato: per
loro era elemento di difesa. Ma Angelini diceva 'con tutti i
soldi che vi ho dato volete tagliare anche me?'. Quei tagli
furono occasioni per ottenere tangenti". Ricorda così quei
giorni Giuseppe Bellelli, l'ex pm del pool della Procura di
Pescara guidata da Trifuoggi e con Di Florio, che nel 2008 avviò
l'inchiesta che decapitò la Giunta Del Turco. Prime notizie di
reato nel 2006, arresti nel 2008, processo fino al 2013. "Si
difendevano dicendo che lo Stato aveva imposto quei tagli, ma
l'Abruzzo divenne regione canaglia per via delle
cartolarizzazioni messe in campo dalle giunte di centrodestra e
centrosinistra e altre malversazioni all'origine del dissesto
che ne è seguito" dice Bellelli, oggi capo della Procura a
Sulmona.
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