"La crescita registrata era non
reale, non a tempo indeterminato. La regione è a metà strada:
abbiamo una stagnazione che comincia ad affacciarsi e c'è il
problema della crescita. Sta alle forze politiche delineare un
quadro di obiettivi di sviluppo, non in termini generici, ma
aggiungendo le risorse disponibili". Lo afferma l'economista
abruzzese Giuseppe Mauro nel corso di una conferenza stampa
promossa dalla Cisl Abruzzo per lanciare l'allarme sui "segnali
preoccupanti di rallentamento dell'economia" e sul "crollo
dell'occupazione" registrati nel terzo trimestre dell'anno.
"Il calo occupazionale - sottolinea Mauro - è stato un po'
sorprendente rispetto agli ultimi due trimestri. Ci sono cause
precise: la stagnazione a livello nazionale; le turbolenze
internazionali, che determinano incertezza complessiva con
effetti sugli investimenti; il fatto che in Abruzzo la crescita
avuta nei primi due trimestri era caratterizzata da un mercato
lavoro precario. In un contesto del genere le imprese hanno
fatto a meno di confermare i contratti precedentemente
stipulati".
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