Il nucleo di Polizia tributaria
della Guardia di Finanza di Chieti ha scoperto una maxi frode
fiscale ultramilionaria indagando su un gruppo che opera nella
ristorazione e nella vendita di preziosi. Cinque persone, legali
rappresentanti di sette società di capitali sono state
denunciate a piede libero per dichiarazioni fraudolente mediante
artifizi, sei le persone denunciate per dichiarazioni infedeli
in quanto avrebbero percepito redditi da capitali in nero.
L'operazione ribattezzata Phantom ticket ha portato alla
scoperta di redditi non dichiarati per 45 milioni di euro, di
valore della produzione non dichiarato per 25 milioni di euro e
di Iva evasa per 3,5 milioni di euro. Dagli accertamenti è
emerso che i cinque imprenditori legati fra loro da vincoli di
parentela avrebbero effettuato continui versamenti nelle loro
innumerevoli società, oltre 170 nel periodo che va dal 2005 al
2014, di una entità tale da fare emergere una significativa
divergenza tra quanto dichiarato e effettivamente conseguito.
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