"Lo sciame sismico in basso
Molise dimostra ancora una volta la vulnerabilità del
territorio. È assolutamente necessario bloccare l'iter
autorizzativo del metanodotto Larino-Chieti. Il terremoto ci
ricorda l'importanza di dotarsi di strumenti legislativi
adeguati alla realtà del patrimonio edilizio e del costruito in
genere, sia per tutelarlo sia per salvaguardare vite umane".
Così Legambiente Molise in una nota. "Gli eventi sismici di
questi giorni non fanno altro che confermare quanto spesso
sottolineato dalla nostra associazione che ha espresso
perplessità circa l'autorizzazione al progetto del metanodotto
Larino-Chieti. Le condizioni geologiche dei territori
interessati potrebbero sottoporre le popolazioni a ulteriori
rischi. Le aree sono per circa il 13% del tracciato a forte
rischio, come comprovato nei decenni dai tanti e vasti movimenti
franosi. Non è da sottovalutare il rischio sismico indotto che
si presenta con l'estrazione e lo stoccaggio del gas-metano".
"Apprendiamo con piacere - commenta ancora Legambiente - che
il ministro Costa ha dichiarato necessario sottoporre il
progetto a VAS, attendiamo la risposta del ministro Di Maio
all'interrogazione presentata dalle parlamentari Rossella Muroni
(LeU) e Giuseppina Occhionero (LeU) riguardante la sospensione
dell'avvio del progetto".
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