Strada dei Parchi chiede che
venga approvato immediatamente il Piano economico finanziario,
atteso dal 2012 quando la messa in sicurezza definitiva è stata
inserita nella legge di stabilità alla luce della strategicità
dell'opera in occasione di calamità naturali. Anche per trovare
una soluzione condivisa per evitare nuovi aumenti dei pedaggi,
lievitati a inizio anno di un ulteriore 13 per cento, provocando
le proteste dei sindaci e cittadini abruzzesi e laziali".
Si tratta di un progetto di circa tre miliardi di euro. "Noi
abbiamo scritto una decina di lettere - spiega Fabris - a tutti
i nuovi ministri per avvisarli della situazione, oggi
rinnoveremo la richiesta di un incontro urgente al ministro
Toninelli : la A24 e A25 sono sicure per quanto riguarda il
presente, costantemente monitorate, ma siamo preoccupati per il
futuro. Voglia Dio che non ci siamo eventi sismici importanti,
perché le due autostrade sono garantite fino ad un certo
livello".
"Siamo partiti con i lavori di messa in sicurezza urgente,
detta di anti-scalinamento da 170 milioni - prosegue Fabris -,
come ci ha ordinato il governo, ma senza darci le coperture.
Così abbiamo anticipato i fondi delle rate annuali da versare
all'Anas, visto che le avevamo già messe da parte, poi nel 2030
dovremmo pagarle con gli interessi. Ma adesso è urgente
sbloccare gli ulteriori fondi per terminare la messa in
sicurezza urgente, e poi per la messa in sicurezza definitiva e
completa, con i 250 milioni di fondi europei, che ironia della
sorte ci sono già, ma sono fermi".
"Noi di 1 euro di pedaggio - ribadisce Fabris - tratteniamo
43 centesimi, con cui dobbiamo fare investimenti, pagare
personale e costi di gestione, e possibilmente remunerare il
nostro investimento, perché va ricordato che la nostra società
ha dal 2009 speso 700 milioni in messa in sicurezza, e non ha
ancora mai fatto utili".
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